Home Blog

San Clemente nell’arte a Velletri | Museo diocesano: visite guidate tematiche

San Clemente nell’arte a Velletri

Un invito alla scoperta, attraverso le ricorrenze del Calendario liturgico, di figure e vite di Santi, di storie di fede e devozione popolare, nelle opere della collezione di Arte sacra del Museo diocesano, contestualizzate nella storia della Città di Velletri.

Nel mese di novembre, per la ricorrenza di San Clemente I PM, i volontari vi presentano: il Busto di San Clemente di G. Finelli, il Piviale di San Clemente, la tavola I Quattro Santi Protettori di Velletri, la tela della Madonna con Bambino e i Santi Protettori di Velletri di D. Tojetti.

Visite guidate tematiche nei giorni 16, 17 e 22 novembre
dalle ore 10.00 alle ore 12.30 (ultima visita)
e dalle ore 16.00 alle 18.30 (ultima visita).
Nel giorno della Festa del Santo Patrono
23 novembre dalle ore 10.00 alle 18.30 (ultima visita).
Contributo partecipazione 2,00 euro. Consigliata la prenotazione: 339.345.41.86
Museo diocesano di Velletri – Corso della Repubblica 347

Giubileo 2025 – Programma interdiocesano

Settimane di preparazione al Giubileo:

Il vescovo Stefano dona alle parrocchie l’Evangeliario

La Parola è proclamata, accolta, custodita e venerata dalla comunità

Il nostro vescovo Stefano durante le “settimane di preparazione al Giubileo”, che vivremo nelle Zone pastorali nelle prossime settimane, consegnerà a tutte le parrocchie della Diocesi l’Evangeliario. Per questo motivo vorrei offrire un contributo proprio su questo importante Libro Liturgico, per molti quasi sconosciuto.

L’Evangeliario occupa un ruolo centrale nella celebrazione dell’Eucaristia, sia a livello teologico che liturgico e pastorale, perché rappresenta la Parola di Dio fatta carne, proclamata e celebrata nella comunità ecclesiale. Analizzare i vari aspetti di questo libro liturgico ci permette di comprendere più profondamente la sua importanza.

L’Evangeliario è simbolo visibile di Cristo, la Parola eterna del Padre. Nel contesto dell’Eucaristia, la proclamazione del Vangelo è un evento sacramentale, in cui Cristo stesso parla alla Chiesa. San Girolamo affermava: “Ignorare le Scritture è ignorare Cristo” (Prologo al commento su Isaia), sottolineando come la Scrittura, e in particolare il Vangelo, sia luogo d’incontro con Cristo vivo.

Secondo la Sacrosanctum Concilium, la Costituzione sulla Sacra Liturgia del Concilio Vaticano II, la Chiesa “venera la Scrittura come venera il corpo del Signore” (SC 7). Questo parallelo tra il corpo eucaristico e la Parola proclamata evidenzia la dimensione sacramentale dell’Evangeliario: non è solo un libro, ma un’epifania del Verbo.

Dal punto di vista liturgico, l’Evangeliario non è solo strumento per la proclamazione della Parola, ma un oggetto rituale che accompagna la celebrazione con segni visibili e gesti simbolici. L’incensazione, il bacio e la processione con l’Evangeliario mostrano il rispetto e la venerazione che la comunità cristiana ha per la Parola di Dio.

Nel Pontificale Romano, uno dei momenti più significativi è l’intronizzazione dell’Evangeliario. Questo gesto sottolinea che la Parola di Dio non è semplicemente letta, ma è al centro della vita della comunità e viene accolta come un dono prezioso da custodire. Secondo Goffredo Boselli, l’intronizzazione del Vangelo è un segno del primato della Parola di Dio nella liturgia e nella vita cristiana.

Inoltre, la collocazione dell’Evangeliario sull’altare all’inizio della celebrazione eucaristica (specialmente nelle celebrazioni solenni) simboleggia l’unione tra la mensa della Parola e la mensa del Pane eucaristico. Come sottolinea Crispino Valenziano, “l’Evangeliario, posto sull’altare, evidenzia come l’altare stesso sia mensa duplice, della Parola e del Pane”.

L’Evangeliario ha anche un’importante funzione pastorale: esso è uno strumento di catechesi per aiutare i fedeli a comprendere la centralità della Parola di Dio nella loro vita quotidiana. La processione con l’Evangeliario è un invito visivo e corporeo per l’assemblea a essere discepoli missionari, portatori del Vangelo nel mondo.

La bellezza e la solennità del libro liturgico non sono solo estetiche, ma devono aiutare la comunità a percepire la bellezza della Parola stessa, fonte di vita”. Il modo in cui l’Evangeliario viene trattato durante la celebrazione influisce direttamente sulla percezione della sua importanza da parte dei fedeli.

Ogni comunità parrocchiale che riceve questo dono è chiamata a vivere e testimoniare la Parola di Dio. L’Evangeliario, essendo il libro che contiene i testi evangelici, non rappresenta solo un supporto alla liturgia, ma un segno tangibile dell’identità cristiana, radicata nell’ascolto e nell’accoglienza del Vangelo. Possedere un Evangeliario visibile e accessibile all’interno della chiesa rende concreto questo legame tra la comunità e la Parola di Dio.

Come afferma Goffredo Boselli, “la Parola non è soltanto proclamata, ma deve essere accolta, custodita e venerata dalla comunità”, e il possesso di un Evangeliario fisico rafforza questa dinamica di ascolto e accoglienza. La presenza dell’Evangeliario, in un certo senso, identifica la comunità come popolo che vive alla luce del Vangelo.

L’Evangeliario nelle celebrazioni permetterà non solo una funzione pratica per la proclamazione del Vangelo, ma verrà utilizzato in gesti simbolici che esprimono la venerazione della Parola, come la processione, l’intronizzazione, l’incensazione e il bacio del Vangelo.

Crispino Valenziano sottolinea come il valore del libro liturgico non sia solo nella sua funzione pratica, ma nella sua capacità di rappresentare la Parola viva di Dio attraverso segni rituali che coinvolgono il corpo e la percezione sensoriale. L’assenza dell’Evangeliario, invece, può impoverire l’esperienza rituale e la percezione della centralità della Parola nelle celebrazioni.

In sintesi, l’importanza che ogni comunità parrocchiale abbia un Evangeliario non riguarda solo il corretto svolgimento della liturgia, ma anche la vita spirituale, catechetica e pastorale della comunità stessa. È un segno di fede, di unità e di dedizione alla Parola di Dio, che la comunità è chiamata a vivere e proclamare al mondo.

don Andrea Pacchiarotti, Direttore Ufficio Liturgico Diocesano

Museo diocesano: visite guidate per la Festa di Tutti i Santi

0
In occasione della festa liturgica di Tutti i Santi, nota popolarmente anche come Ognissanti, sarà possibile assistere alle visite guidate al Museo diocesano di Velletri, a cura dei volontari in servizio.
Visite guidate nei giorni di
sabato 2 novembre e domenica 3 novembre
nell’orario: 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00;
contributo partecipazione di 2,00 euro.
Consigliata la prenotazione: 339.345.41.86 | museo@diocesi.velletri-segni.it
Museo diocesano di Velletri
Corso della Repubblica 347

Novembre 2024 – n. 219

Numero in stampa.
In copertina:
Le Diocesi di Velletri-Segni e di Frascati in Assemblea
“Pellegrini di speranza, artigiani di pace”.
Foto di Giovanni Zicarelli, 18 ottobre,
cattedrale di San Pietro in Frascati

17 novembre | Giornata Mondiale dei Poveri

È scaricabile online, gratuitamente, il Sussidio di preghiera in preparazione all’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, a cura del Dicastero per l’Evangelizzazione. La Giornata si celebrerà domenica 17 novembre 2024, con la Santa Messa presieduta da Papa Francesco alle ore 10 nella Basilica di San Pietro in Vaticano.

Il Papa ha scelto per l’VIII Giornata Mondiale dei Poveri un motto particolarmente significativo in quest’anno dedicato alla preghiera, ormai all’inizio del Giubileo Ordinario del 2025: «La preghiera del povero sale fino a Dio» (cfr. Sir 21,5). La Giornata Mondiale dei Poveri diventa ogni anno sempre più radicata nel cuore dei cristiani di tutto il mondo con numerose iniziative, frutto della carità creativa che anima e suscita l’impegno della fede.

Questo Sussidio pastorale si propone come un semplice strumento offerto alle diocesi, alle parrocchie e a tutte le varie realtà ecclesiali, per prepararsi e per celebrare l’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, perché ancora una volta sia un momento forte in cui volgere sempre di più lo sguardo verso i poveri, ascoltare la loro voce e non far mancare loro la nostra vicinanza.

Sussidio Pastorale

6 e 7 ottobre – Preghiera e digiuno per la pace

0
Conferenza Episcopale Italiana:
le Chiese in Italia si uniscono alla preghiera per la pace 
L’appello del Papa: per il 6 e il 7 ottobre preghiera e digiuno per implorare la pace nel mondo

 

La Presidenza della Cei, raccogliendo l’appello pronunciato ieri mattina dal Papa durante la messa di apertura dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, invita le comunità ad unirsi alla preghiera del Rosario di domenica 6 ottobre e a vivere la giornata di preghiera e di digiuno del 7 ottobre.

Ogni giorno aumentano i pezzi di questa guerra mondiale che si abbatte su diversi popoli e numerosi luoghi, spesso dimenticati. Non dobbiamo stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione. È tempo di fermare la follia della guerra: ognuno è chiamato a fare Una preghiera per la pace a Santa Maria Maggiore e una Giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo. Ad annunciare, a sorpresa e fuori testo, queste due iniziative, che compirà di persona, è stato il Papa. Parlando a braccio durante l’omelia della messa in piazza San Pietro, Francesco ha esortato i partecipanti alla sessione conclusiva del Sinodo a “volgere lo sguardo al mondo”. “Ce n’è bisogno – ha spiegato – mentre fuochi di guerra continuano a sconvolgere popoli e nazioni”. “Domenica prossima – ha poi annunciato – mi recherò nella basilica di Santa Maria Maggiore per pregare il Rosario e per rivolgere alla Vergine un’accorata supplica. Chiedo anche a voi di unirvi a me in quella occasione. Il giorno dopo, 7 ottobre, vi invito a vivere una giornata di preghiera e digiuno per la pace nel mondo”.

Ottobre 2024 – n. 218

Numero di Ottobre disponibile in tutte le parrocchie della Diocesi di Velletri- Segni
e in alcune parrocchie della Diocesi di Frascati; nella sezione Allegati è presente la copia digitale.
In copertina:
Missione in Papua Nuova Guinea di
Padre Tomas Ravaioli, IVE

Missionario in Papua Nuova Guinea
Padre Tomas in passato ha collaborato
nella parrocchia della Cattedrale di san
Clemente in Velletri, per chi volesse contattarlo
e magari anche fargli pervenire un aiuto
può farlo scrivendo a questo indirizzo:
tomasravaglioli@ive.org

18 e 19 ottobre 2024 – Assemblea Interdiocesana “Pellegrini di Speranza, artigiani di Pace”

0
DIOCESI SUBURBICARIE DI VELLETRI – SEGNI E DI FRASCATI
Carissime/i,
ormai si va sempre più definendo il cammino unitario delle nostre due Diocesi, per questo motivo vivremo quest’anno l’Assemblea Interdiocesana “Pellegrini di Speranza, artigiani di Pace”, appuntamento per noi inedito in quanto vedrà la compartecipazione dei fedeli e dei delegati delle diocesi di Velletri-Segni e di Frascati alla quale vi invito come comunità venerdì 18 e sabato 19 ottobre 2024.
Venerdì 18 ottobre ci ritroveremo alle ore 17,30 nella cattedrale di Frascati e, come già lo scorso anno, la prima giornata sarà aperta a tutti coloro che vorranno partecipare. Interverrà a portarci un contributo Mons. Erio Castellucci, vicepresidente della CEI e membro del Comitato nazionale del Cammino Sinodale delle Chiese che sono in Italia.
Sabato 19 ottobre alle ore 9,00 i delegati delle parrocchie si ritroveranno a Villa Campitelli (Frascati) e all’Acero (Velletri-Segni) per i lavori di gruppo che vivranno attraverso l’esperienza della Conversazione nello Spirito.
È importante tenere sempre viva questa modalità di incontro a partire dalla Conversazione nello Spirito per far sì che tutto ciò che facciamo, a livello di comunità particolare e a livello di comunità allargata sia all’insegna di una comunità che si ritrova nello stile dell’ascolto. Di fatto, il Cammino Sinodale non è “una parentesi pastorale”, ma un processo e uno stile ecclesiale sempre nuovo da apprendere per promuovere comunità cristiane sempre più fedeli a Dio e all’uomo. Infatti, in questi anni di Cammino Sinodale è stata evidenziata la necessità di trovare dei luoghi dove si faccia e ci si senta famiglia, perché anche le persone che incontrano la comunità cristiana facciano questa esperienza bella di famiglia.
All’interno di questo processo si inserisce il cammino pastorale delle nostre Chiese locali: i primi due anni del Cammino Sinodale sono stati fortemente caratterizzati da tante esperienze di ascolto a partire dalla Parola di Dio (cfr. Lc 10,38-42), che hanno contribuito a mettere in evidenza diversi aspetti della nostra comunità e ad indirizzarci nell’operare un primo discernimento. Il terzo anno siamo entrati nella fase detta “Sapienziale” che ci ha invitato a mettere al centro l’atteggiamento del “discernimento” durante il quale abbiamo evidenziato delle proposte di rinnovamento pastorale specifiche delle due diocesi, ma anche delle convergenze su cui lavorare insieme:
  • Creare rete;
  • La corresponsabilità di tutta la comunità per cercare di ravvivare gli organismi di partecipazione;
  • La formazione umana integrale;
  • I giovani;
  • La comunità come famiglia.
Inseriti nel processo sinodale delle Chiese che sono in Italia, quest’anno continueremo il nostro cammino attraverso la cosiddetta Fase Profetica che ci accompagnerà fino al Giubileo del 2025. Si è sempre sottolineato che il Cammino sinodale si intreccia con l’ordinarietà della vita delle comunità e con le linee pastorali che ogni diocesi si dà. Un primo aspetto importante è che ogni diocesi, alla luce del percorso di discernimento compiuto, possa vivere una sua fase profetica diocesana portando a maturazione quelle scelte, collegate alla propria realtà, che possono già essere decise e messe in atto nella Chiesa locale.
L’icona biblica proposta per la Fase Profetica sarà sul tema della Pentecoste, del dono dello Spirito per la missione (Atti degli Apostoli 1,8.12-14; 2,1-13) e farà da sfondo durante l’Assemblea e nei lavori dei prossimi mesi.
Tra le convergenze prioritarie emerse dalle sintesi della Fase Sapienziale di entrambe le diocesi, la Formazione umana integrale è la proposta concreta di rinnovamento pastorale individuata come quella da cui partire per attuare poi anche le altre. Per questo motivo anche in preparazione alla prossima Assemblea Interdiocesana, c’è stato un incontro formativo il 13 settembre, rivolto al Consiglio Pastorale diocesano di Velletri – Segni, ai Consigli presbiterali delle diocesi di Velletri- Segni e di Frascati e alle commissioni sinodali delle due diocesi, con l’intervento di Mons. Valentino Bulgarelli, dal titolo: “La Formazione umana integrale nel Cammino Sinodale della Chiesa” e ci sarà un altro incontro già programmato il 3 ottobre, rivolto ai facilitatori che hanno guidato i gruppi di lavoro nelle precedenti assemblee e a coloro che saranno facilitatori nelle proprie comunità, con l’intervento del prof. Pierpaolo Triani, dal titolo: “Il facilitatore a servizio della comunione”. Inoltre, il 29 settembre si è tenuto l’incontro con i referenti delle Pastorali Giovanili delle due diocesi per identificare quei passi di sviluppo che possono dare indicazioni di prospettiva per un cammino unitario degli uffici di Pastorale Giovanile.
Rimanendo nell’ottica della Formazione, tenendo presente le convergenze emerse da entrambe le diocesi e quanto ci ha detto Mons. Valentino Bulgarelli durante l’incontro dello scorso 13 settembre (sul Sinodo ci  sarebbe molto da dire, una cosa però permettetemi di dirla… con i vescovi si decise di mettere al centro le chiese locali, cioè le protagoniste del cammino sinodale sono le chiese locali e al centro ci sono delle strutture che non impongono, non dirigono, non ordinano ma servono le chiese locali, quindi tra un po’ potremmo dirci che, se il cammino sinodale è stato fruttuoso, è perché le chiese locali hanno intrapreso un percorso), la formazione sulla corresponsabilità, in particolare di coloro che fanno parte degli organismi di partecipazione, è il fulcro del protagonismo delle chiese locali nel Cammino Sinodale per questo motivo ci lavoreremo nella prossima Assemblea.
Nel cammino che stiamo facendo è necessario che ci ricordiamo sempre di metterci in ascolto in un atteggiamento di carità fra noi affinché lo Spirito possa manifestarsi e indicarci la strada. Ma la cosa più grande che sta accadendo e che stiamo imparando è che ormai non possiamo fare a meno di trovarci insieme in un cammino sinodale e in una sinodalità che significa avere quello sguardo e quel cuore allargato che, prima di tutto all’interno della comunità, ci chiamano ad accoglierci gli uni gli altri e a guardare all’altro come un tesoro, come un dono, affinché la comunione non sia solo una parola bella ma sia la nostra vita, il nostro modo di vivere, il nostro trovarci come famiglie in Cristo e come famiglie di Cristo.
L’augurio che faccio a tutti noi è di essere artigiani di pace nelle nostre comunità camminando insieme verso il Giubileo del prossimo anno come pellegrini di speranza.
A questo proposito vi comunico che le celebrazioni eucaristiche inaugurali del Giubileo per le nostre diocesi le avremo sabato 28 dicembre alle ore 18.00 nella Cattedrale di Frascati e domenica 29 dicembre alle ore 17.30 nella Cattedrale di Velletri. Un’altra data significativa che segnalo fin da adesso è quella del 22 marzo 2025 quando come comunità interdiocesana ci recheremo in pellegrinaggio giubilare a Roma.
Nel salutarvi, assicuro a tutti voi la mia preghiera e chiedo le vostre per me.
Il vostro Vescovo Stefano

Ecclesia in Cammino