Il museo è stato fondato nel 1927 dal Cardinale Basilio Pompili, Vescovo di Velletri e Vicario di Roma. Ha sede nell’antico Seminario Vescovile, un prestigioso edificio il cui nucleo più antico risale alla seconda metà del XV secolo. Le opere, provenienti soprattutto dalle chiese della città, fanno parte della collezione dalla fine dell’ottocento, quando il museo era ospitato nell’antica sala capitolare, distrutta poi dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nel 1943 la raccolta fu messa in salvo in Vaticano, trovando alla fine della guerra una nuova sistemazione nella Cattedrale, nei due locali annessi alla navata destra della chiesa, appositamente allestiti per accogliere le opere, che per la prima volta venivano anche catalogate. Nel corso degli anni successivi il museo subì nuovi spostamenti e fu chiuso, per motivi di sicurezza, in seguito al furto del 1983 che privava la raccolta di opere importantissime. Per iniziativa di S.E. Mons. Andrea Maria Erba è stato riaperto al pubblico il 22 gennaio 2000.
Le opere della raccolta abbracciano un arco temporale dal medioevo all’ottocento e documentano una produzione artistica locale di grande pregio; sono opere di inestimabile valore, importanti soprattutto per la loro unicità: la “Croce Veliterna”, prezioso reliquario dell’XI-XII sec., pregevoli dipinti su tavola tra cui spicca la Madonna con Bambino, detta la “Madonna della vita”, opera della maturità di Gentile da Fabriano, gli arredi liturgici, il Busto reliquiario seicentesco di San Clemente realizzato da Giuliano Finelli, aiuto di Gian Lorenzo Bernini e le grandi tele del XVII e XVIII secolo. La visita al Museo Diocesano di Velletri si chiude con la sezione dedicata all’arte devozionale che espone gli ex voto e opere nate dalla devozione del popolo veliterno verso i suoi Santi.
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